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Dov'è il confine? - 2


di Softemotions90
11.01.2025    |    795    |    5 9.6
"“Non voglio che tu faccia una scelta affrettata..."
Nei giorni successivi, Giulia cominciò a evitare gli incontri a due con Hans, ma i suoi pensieri erano sempre più confusi. Roberto non sospettava nulla, e il suo sorriso ignaro le faceva sentire un peso sul cuore. Passavano i giorni e la confusione cresceva. Ogni volta che Roberto la abbracciava, Giulia si sentiva piena di amore . Tuttavia, durante le ore lavorative, il pensiero di Hans tornava a occupare la sua mente. Si trovava intrappolata in una rete di emozioni contrastanti. Sentiva un senso di colpa straziante al pensiero di tradire Roberto, ma al tempo stesso provava un’eccitazione nuova, quasi proibita, sapendo che un uomo come Hans fosse attratto da lei. Gli sguardi furtivi, le conversazioni intense e il sottile gioco di seduzione la facevano sentire viva come non si sentiva da tempo. Non voleva rinunciare a Roberto, ma desiderava ardentemente continuare a ricevere le attenzioni di Hans. In un fugace istante si chiese se fosse possibile avere entrambe le cose, senza perdere nessuno dei due, ma il pensiero svanì con la rapidità con cui era arrivato.

Cercò di fare ordine nei suoi pensieri, cercando di capire cosa stava provando in quel momento.
L’avventura che stava vivendo con quell’uomo tanto affascinante la emozionava. La novità le accendeva la voglia e anche il suo appetito sessuale. Da quando riceveva quelle avances era migliorata molto anche l’intimità tra lei e Roberto, e il sesso era più piacevole e fantasioso. Cercava sempre lei il contatto e lo seduceva in un rapporto quasi ogni giorno, cosa che ormai non accadeva da tempo. Le piaceva molto sentirsi più focosa, attraente e sicura di sè.
Non poteva discutere sul fatto che Roberto fosse l’uomo della sua vita, ma non poteva convivere con il suo lavoro vedendo Hans tutti i giorni e continuando con il gioco di intreccio segreto e battuttine spinte che avevano ormai instaurato.

Passarono un paio di mesi in cui la vita di Giulia rimase in transito su due binari paralleli e distinti. Una sera, Hans le inviò un messaggio: “Vorrei solo parlarti, senza pressioni. Possiamo incontrarci?”
Giulia lo lesse più volte, combattuta. Alla fine rispose di sì. Decisero di vedersi in un caffè discreto, lontano dall’ufficio. Quando arrivò, Hans era già lì, con una tazza di tè davanti.
“Grazie per essere venuta” disse con un sorriso sincero.
“Non voglio complicarti la vita, ma non posso nascondere quello che provo.”
Giulia sospirò, guardando fuori dalla finestra.
“Non è facile neanche per me. Amo Roberto, ma…” si interruppe, incapace di continuare. Hans le prese delicatamente la mano.
“Non voglio che tu faccia una scelta affrettata. Voglio solo che tu sia felice, sia nel lavoro che nella vita privata.”
Quelle parole la colpirono profondamente. Hans non sembrava spingerla a tradire, ma a riflettere su ciò che desiderava davvero. Decise di confidargli le proprie paure.
“Hans, non posso negare quello che provo, ma non voglio perdere Roberto. Mi sento divisa in due. È sbagliato?”
Hans le sorrise con comprensione.
“Non c’è nulla di sbagliato nei tuoi sentimenti. Sei umana, Giulia. È naturale voler essere amata e desiderata.”
“Ma io sono già amata e desiderata... e non voglio tradirlo” insistette lei “Non potrei vivere con me stessa”.
Hans annuì lentamente, riflettendo.
“Però Giulia, io ti desidero, e non sono disposto a rinunciare a te! Non ho parole per descrivere quanto ti voglio fare mia, e quanto mi piaccia avere una tresca con te. E sono sicuro che non dispiaccia anche a te, in questi mesi è stato piacevole per entrambi.”
Giulia confermò subito il suo presupposto “Certo che è stato bello, mi aduli in continuazione... e mi porti fuori in posti eleganti, e hai sempre un occhio di riguardo per me... E poi... sei il mio capo” ammiccò “come posso resisterti?”
“E se ci fosse un’altra strada? Non ti sto chiedendo di scegliere, ma di considerare una possibilità. Potresti provare a parlarne con Roberto. Forse, se gli spieghi quello che provi e quello che desideri, potrebbe capire.”
Giulia lo fissò incredula.
“Parlare con Roberto? Dirgli di… accettare questa situazione? Non lo farà mai.”
“Perchè? Non puoi saperlo finché non provi” proseguì Hans, con tono calmo ma deciso.
“Se ti ama davvero, potrebbe essere disposto ad ascoltarti. L’amore non ha regole fisse, Giulia. Forse c’è spazio per qualcosa di diverso, qualcosa che possa rendere felici tutti. Qualcosa che neanche tu hai considerato.”
“ Non dire assurdità Hanny... come pensi che sia possibile che mi lasci avere una tresca con te, e che ne esca felice?”
“La verità Giugi, è sempre la scelta migliore. Non puoi continuare a tenerlo all’oscuro di quello che provi. Confrontarsi con un’altra persona può dare risultati inaspettati, se non alzate i toni e se riuscite a non litigare per questo”.
Giulia rimase un lungo momento in silenzio, poi disse quasi in un sussurro, quasi per non sentire lei stessa quel che stava dicendo: “Vuoi che lo coinvolga… in una relazione aperta?”
Hans annuì: “Non voglio metterti in difficoltà, ma credo che Roberto, se ti ama davvero, potrebbe almeno ascoltare. Dopotutto, l’amore può assumere forme diverse”.
Giulia si sentì sopraffatta da un misto di emozioni. La proposta di Hans era audace, quasi inconcepibile, ma non poteva negare che una parte di lei fosse incuriosita.
“Non so come reagirebbe” ammise“ ma l’idea di nascondermi non mi piace” .
“Pensaci” la incoraggiò Hans “Io sono qui, pronto ad affrontare tutto questo con te”.
L’idea di una soluzione che non richiedesse una scelta drastica la confortava, anche se sapeva che affrontare Roberto sarebbe stato incredibilmente difficile.
“Devo pensarci” mormorò, lasciando la stanza con il cuore in tumulto.

Quella notte, fece di nuovo l’amore con Roberto, ormai era un’abitudine a cui nessuno dei due poteva rinunciare. Eppure stavolta aveva un tarlo, le parole di Hans rieccheggiavano in lei. Voleva parlare, voleva aprir bocca e lasciar uscire tutti i suoi dubbi, le sue emozioni, i suoi sentimenti per entrambi. Sapeva che Roberto era una persona capace di ascoltare nei momenti difficili, e che probabilmente non si sarebbe arrabbiato. Sapeva anche tuttavia che non era un uomo capace di scendere a troppi compromessi, e anche che era un uomo che teneva alla fedeltà e al matrimonio più di ogni altra cosa. Dopo esser entrambi venuti e dopo il bacio della buonanotte, si coricarono entrambi. Giulia rimase sveglia, con il cuore in gola. Le parole non riuscivano ad uscire dalla sua bocca. Passò una notte tormentata, rigirandosi nel letto e dormendo poco niente, con il cervello in subbuglio. Cercava il modo migliore per far uscire quello che provava, ma non esisteva un modo migliore. Tutti gli scenari da lei preventivati erano catastrofici, perciò decise di rimandare la conversazione di qualche giorno per potersi schiarire le idee ancora un pò.
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